Revisione della Legge sulle dogane svizzera al Parlamento svizzero

L’ASFCMP sostiene i principali emendamenti alla Legge sui metalli preziosi volti a garantire una supply chain trasparente, sostenibile ed etica

  • Quattro emendamenti sono volti a incrementare la trasparenza, gli obblighi di due diligence, i controlli, le comunicazioni e le sanzioni da parte dell’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi (BCMP). Dopo il Consiglio nazionale, spetterà al Consiglio degli Stati discutere il progetto di Legge sulle dogane nel corso della sessione autunnale del Parlamento.
  • Una volta approvata, verranno attuate misure pratiche che includeranno il potenziamento del BCMP e consentiranno una maggiore competitività della Svizzera nel settore.
  • La Svizzera rappresenta oggi una delle più importanti piattaforme aurifere a livello globale, in quanto lavora e raffina circa un terzo dell’oro disponibile nel mondo.

Berna, 29 maggio 2024 – In linea con il proprio impegno ad assicurare una supply chain trasparente, sostenibile e attenta a garantire il pieno rispetto dei diritti umani e ambientali, l’Associazione Svizzera dei Produttori e Commercianti di Metalli Preziosi (ASFCMP) esprime il proprio parere favorevole nei confronti dei quattro principali emendamenti alla Legge sulle dogane svizzera attualmente discussi al Parlamento svizzero. Secondo l’ASFCMP, l’adozione di questi quattro emendamenti – volti a garantire una gestione più trasparente, corretta e sostenibile dei metalli preziosi – dovrebbe essere affiancata dall’instaurazione di un dialogo costruttivo e rispettoso che coinvolga tutti gli stakeholder, al fine di affrontare le sfide di una catena del valore particolarmente complessa. Da diversi anni, l’Associazione sottolinea che non c’è posto per l’oro di dubbia provenienza in Svizzera.

L’industria svizzera della raffinazione dei metalli preziosi, rappresentata proprio dall’ASFCMP, vuole essere un esempio di eccellenza e responsabilità nel settore. Per questo motivo ci mobilitiamo per una maggiore trasparenza, con particolare riferimento alla divulgazione delle informazioni ritenute rilevanti dagli stakeholder in merito a processi quali l’approvvigionamento, la lavorazione, la trasformazione e la distribuzione dei metalli preziosi. La revisione della Legge sulle dogane in atto rappresenta l’occasione ideale per l’implementazione di misure determinanti in questo senso”, ha dichiarato Christoph Wild, Presidente dell’ASFCMP, l’associazione che rappresenta l’industria svizzera dei metalli preziosi.

L’ASFCMP sostiene da diversi anni la necessità di un rafforzamento del ruolo dell’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi (BCMP) che supervisiona il settore in Svizzera, anche in materia di tracciabilità e integrità dei prodotti. “Riteniamo sia necessario ampliare le sue responsabilità integrando i principi di trasparenza e rispetto degli standard sociali e ambientali, prevedendo anche un inasprimento delle sanzioni in caso di non conformità”, sottolinea Christoph Wild.

Nella fattispecie, gli emendamenti sostenuti dall’ASFCMP e in fase di discussione riguardano quattro temi principali: implementazione della Guida OCSE relativa agli obblighi di due diligence per i titolari di licenze di fonderia; maggiore trasparenza per quanto riguarda la provenienza dell’oro dichiarato in fase di importazione; più controlli da parte dell’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi.

Per l’attuazione del terzo emendamento, che prevede una maggiore trasparenza relativamente alla provenienza dell’oro dichiarato in fase di importazione, l’ASFCMP ritiene che tale valutazione debba essere affidata a un’autorità imparziale che (1) sia accettata da tutti gli stakeholder, (2) sia in grado di valutare l’operato delle raffinerie in base a determinati standard predefiniti e (3) possa informare il pubblico in merito ai risultati di tale valutazione. Questo approccio garantirebbe la trasparenza auspicata, salvaguardando al contempo la legittima riservatezza delle informazioni sensibili per la concorrenza riguardanti imprese associate, fornitori e clienti.

Più precisamente, le raffinerie svizzere fornirebbero i dati rilevanti relativi alle importazioni di metalli preziosi all’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi (BCMP); tale Ufficio effettuerebbe quindi controlli mirati almeno una volta all’anno specificando i requisiti applicabili in linea con gli standard internazionali. Il numero di audit eseguiti verrebbe comunicato pubblicamente una volta all’anno, indicando la quantità di audit che non hanno rilevato irregolarità e le sanzioni applicate per violazioni gravi ricorrenti. Si può inoltre prevedere l’implementazione di una piattaforma digitale pubblicamente accessibile contenente le informazioni più rilevanti, che preveda anche la possibilità di presentare reclami.

La Svizzera e l’oro – fatti e cifre principali

Secondo i dati recentemente pubblicati dalla SECO, le raffinerie svizzere raffinano circa il 34% dell’oro totale raffinato a livello mondiale (1’600/4’700), la maggior parte del quale (ca. 85%) è costituito da oro secondario o oro di scarto; per quanto riguarda l’oro estratto dal suolo (oro primario), la Svizzera raffina circa 400-550 tonnellate all’anno, una percentuale compresa tra l’11% e il 16% del totale mondiale (400-550/3’500). SECO Correction 2024. L’oro proveniente da miniere ASM (Attività estrattiva artigianale e su piccola scala) rappresenta meno del 5% dell’oro raffinato in Svizzera. Il settore conta circa 2’000 posti di lavoro diretti e migliaia di posti di lavoro indiretti, con un valore economico complessivo molto importante che une ricaduta fiscale supera i 40 milioni. Nel 2023 la domanda di oro a livello globale è stata suddivisa tra gioielleria (49%), banche centrali (23%), investimenti (21%) e usi tecnologici (7%).

“L’attuale revisione della Legge sulle dogane svizzera comprende un’ampia gamma di questioni diverse, che includono criminalità transfrontaliera, dichiarazione delle merci e controllo dei metalli preziosi. È l’occasione ideale per rafforzare il ruolo dell’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi e affrontare le sfide del settore in modo rapido e mirato”, ha concluso Christoph Wild.

ASFCMP – Fondata nel 1978, l’Associazione Svizzera dei Produttori e Commercianti di Metalli Preziosi (ASFCMP) raggruppa 15 aziende che lavorano e commerciano metalli preziosi. Tra i suoi membri, che raffinano il 75% circa dell’oro importato in Svizzera (70 miliardi di dollari), vi sono 3 delle principali raffinerie a livello globale. L’industria svizzera della raffinazione rispetta le linee guida della London Bullion Market Association, autorità di riferimento nel settore, e quelle dell’OCSE in materia di approvvigionamento responsabile di materiali provenienti da zone di conflitto o ad alto rischio. A livello federale, le aziende del settore sono soggette alla Legge sul riciclaggio di denaro (LRD) e all’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi, che fa capo all’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).

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